Blog

Progettare è un atto politico: il senso profondo dell’europrogettazione

Un progetto ben fatto non nasce per adattarsi a un bando, ma per trasformare un’idea giusta in un cambiamento possibile, senza perderne l’anima.
Cinzia Coppola

Europrogettazione, bandi e coerenza: costruire opportunità senza perdere l’identità del progetto

Ogni giorno incontro persone, imprese, enti pubblici o organizzazioni che hanno un’idea forte, autentica, necessaria. Un’intuizione educativa, un progetto culturale, una proposta sociale, una soluzione innovativa. E ogni volta, la domanda che segue è più o meno sempre la stessa: “Secondo te si può trovare un bando per finanziare questa cosa?”

La risposta breve è: forse sì. Ma la risposta che conta davvero è un’altra: “Possiamo costruire un progetto coerente, finanziabile e sostenibile senza perdere il valore originario dell’idea?”

Perché la vera sfida non è accedere a un finanziamento. La vera sfida è progettare bene, con metodo, senza piegarsi alle logiche di un bando, ma trasformando l’idea in una struttura solida che ne rispetti lo spirito e ne aumenti la portata.

I rischi della progettazione adattiva

Uno degli errori più frequenti che vedo – soprattutto tra chi ha meno esperienza con la finanza agevolata o i programmi europei – è cercare il bando giusto prima di avere una struttura progettuale coerente.

In questi casi si finisce spesso per:

  • cambiare l’idea per farla entrare in un formulario;
  • forzare linguaggi, obiettivi, attività;
  • costruire partenariati fittizi o solo funzionali;
  • produrre documenti belli ma vuoti di direzione reale.

Il risultato? Un progetto magari ammesso, forse anche finanziato… ma difficile da realizzare, fragile nella gestione, privo di radici e faticoso da rendicontare. Un progetto adattato al bando è spesso un progetto che tradisce la sua origine.

Costruire la “struttura profonda” del progetto

La mia esperienza, maturata in oltre 20 anni tra fondi europei, regionali e nazionali, mi ha insegnato che la sostenibilità di un progetto si misura prima della candidatura. Il mio metodo parte sempre dalla costruzione di una struttura profonda, anche quando l’idea è solo intuitiva.

Questi sono gli elementi fondamentali:

1. L’intenzione trasformativa

Non basta fare attività. Serve definire che cambiamento vogliamo generare. In chi, in cosa, in quale direzione.

2. Gli attori reali coinvolti

Un progetto funziona se le persone che lo faranno vivere ci credono, lo sentono, lo condividono. Altrimenti si scrivono nomi in un Excel e si va avanti a fatica.

3. L’equilibrio tra visione e realismo

Sognare è giusto. Ma bisogna costruire una sequenza logica: obiettivi → attività → risultati → impatto → sostenibilità.

4. L’utilità per il contesto

Un progetto utile è quello che risponde a un bisogno reale, non a una moda. E questo vale anche per l’Europa, che oggi finanzia progetti ad alto impatto misurabile e territoriale.

Trovare il bando giusto diventa un passaggio naturale

Quando questa struttura esiste, trovare il bando giusto non è più un problema. Si innesca un processo inverso: è il bando che “chiama” il progetto.

La ricerca non parte più dalla necessità di adattarsi, ma dalla capacità di riconoscere dove il proprio progetto è coerente con una misura, un programma, una visione europea.

E questo cambia tutto. Si lavora con meno ansia. Si scrive meglio. Si coinvolgono partner credibili. E, soprattutto, si mantiene integra l’identità originaria del progetto.

EDIH come esempio di coerenza tra idea e misura

Il progetto EDIH è un ottimo esempio di questo approccio. Non è un bando da rincorrere. È una misura costruita per aiutare PMI e PA a evolvere senza forzature.

Con Blue Lab, usiamo EDIH per:

  • partire da una domanda reale dell’ente o dell’impresa;
  • valutare se e come i servizi previsti possono rispondere a quella domanda;
  • costruire un percorso coerente, senza snaturare il bisogno iniziale;
  • integrare il supporto EDIH con altri strumenti, se serve.

Il risultato è un percorso fluido, intelligente, ben strutturato. E spesso, è anche l’inizio di una progettazione più ampia, che cresce nel tempo con coerenza e visione.

Non adattare l’idea al bando. Adatta il bando all’idea.

In definitiva, progettare bene significa proteggere il valore dell’intuizione originaria, mentre la si struttura e la si apre al mondo. Significa trovare il linguaggio adatto, non quello che va di moda. Significa dire sì solo ai partner che ci credono davvero. Significa scegliere bandi e fondi come strumenti, non come padroni. E soprattutto, significa dare forma a qualcosa che, una volta attivato, potrà camminare anche senza di noi.

Hai riconosciuto qualcosa che ti riguarda?

Ora è il momento di agire

Ogni articolo di questo blog nasce da esperienze reali, domande vere e trasformazioni possibili. Se stai cercando un partner che sappia ascoltare, orientare e costruire con te percorsi concreti di evoluzione — digitale, strategica, organizzativa — siamo pronti ad affiancarti.

Prenota una call conoscitiva con il nostro team

Blue Lab è il luogo dove idee, strutture e persone evolvono insieme.

Altro dal Blog

Oltre il progetto per evolvere sistemi, non solo prodotti

Oltre il progetto per evolvere sistemi, non solo prodotti

Una riflessione su come la consulenza strategica debba abbandonare la logica dell’intervento puntuale per diventare un’azione sistemica e generativa
Viviamo in un’epoca in cui tutto tende a essere ridotto a prodotto. Un progetto diventa un pacchetto. Un’idea diventa una presentazione. Una strategia diventa un template.

Qualità e innovazione: due parole che camminano insieme

Qualità e innovazione: due parole che camminano insieme

Perché innovare non significa rompere tutto, ma fare meglio ciò che conta davvero
Nella narrativa dominante, innovare viene spesso contrapposto a mantenere, a preservare, a consolidare. Come se per cambiare si dovesse sempre distruggere, rinnegare, sostituire.

EDIH non è solo un voucher: è un modello di evoluzione accessibile

EDIH non è solo un voucher: è un modello di evoluzione accessibile

Come trasformare una misura europea in un’occasione concreta per imprese e territori
Quando si parla di EDIH – European Digital Innovation Hub – il rischio è di fermarsi alla superficie: un programma europeo, dei fondi, dei servizi offerti tramite voucher, una lista di ambiti (AI, cybersecurity, cloud, IoT).

Digitalizzazione per PMI e PA: cosa serve davvero per cominciare

Digitalizzazione per PMI e PA: cosa serve davvero per cominciare

Tecnologie, sì. Ma solo dopo ascolto, contesto e preparazione
Negli ultimi anni si parla molto di digitalizzazione. È diventata una parola chiave nei programmi di sviluppo europei, nei piani strategici nazionali, nei bandi regionali. Eppure, quando si entra davvero in contatto con le Piccole e Medie Imprese (PMI) o con le Pubbliche Amministrazioni locali (PA)

Progetti che evolvono: pensare in modo sistemico, agire in modo olistico

Progetti che evolvono: pensare in modo sistemico, agire in modo olistico

Perché ogni progetto è un ecosistema vivente, non una sequenza di task
Viviamo un’epoca in cui l’idea di progetto è diventata onnipresente. Tutto è progettualità: bandi, startup, piani strategici, roadmap, canvas, call. Tuttavia, ciò che troppo spesso manca è una vera comprensione della natura profonda di un progetto. Un progetto non è un piano operativo.